Teseo e Arianna, il tradimento e la fiducia

By 14 Giugno 2019Articoli

Il precedente articolo di InCentrum trattava l’argomento della vita e delle molteplici strade che ognuno di noi può decidere di intraprendere. Il mito raccontava di un filo, la vita degli uomini, che veniva tessuto da tre donne: la nascita, lo scorrere dei giorni e la morte. Anche in questo articolo parleremo di un filo. Un filo che segnerà la sorte di un giovane uomo e di una fanciulla, dei loro familiari e dei loro popoli e che racconterà di fiducia e di tradimento. Il giovane si chiama Teseo, è destinato a diventare il sovrano di Atene, lei si chiama Arianna ed è la figlia del re di Creta. Il filo che segna le loro vite è il filo che Arianna dona a Teseo per aiutarlo a uscire dal labirinto. Il racconto è comunemente noto. Ma cosa si nasconde dietro a questa vicenda?

Il Minotauro, figura mitologica con il corpo da uomo e la testa di toro, è rinchiuso in un labirinto sull’isola di Creta. La creatura si nutre solo di carne umana. È figlio di un tradimento.La moglie di Minosse, il re dell’isola, ha infatti tradito il marito con un toro e il Minotauro è il frutto di questa unione. Il re, quando vede nascere la creatura, decide di rinchiuderla in un labirinto fatto costruire appositamente, dal quale nessuno sarebbe potuto uscire. Né il Minotauro né le sue prede. Ogni anno, sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi, sono inviati all’interno del labirinto per saziare la fame della creatura.

Un giorno giunge a Creta, tra il gruppo di giovani che sarebbero stati sacrificati, Teseo, figlio del sovrano di Atene. Egli è intenzionato a uccidere il Minotauro, così da interrompere questi sacrifici umani di suoi giovani concittadini. Teseo chiede allora aiuto ad Arianna, figlia di Minosse e sorellastra del Minotauro, promettendo di sposarla se lo avesse aiutato a portare a termine il suo progetto. Arianna è perdutamente innamorata di Teseo e gli dona un gomitolo di filo da srotolare a mano a mano che si fosse inoltrato nel labirinto, così, una volta ucciso il Minotauro, avrebbe ritrovato la via di uscita.Teseo compie l’impresa e fa ritorno ad Atene portando con sé Arianna che lo segue, lasciando la sua famiglia e la sua terra. Tuttavia, sulla via del ritorno, sull’isola di Naxos, dove le navi di Teseo si sono fermate per la notte, l’uomo abbandona Arianna mentre lei sta dormendo. La mattina quando la donna si sveglia si accorge che accanto a sé non c’è Teseo, e neanche la nave e tutto l’equipaggio. Arianna è stata abbandonata a Naxos, piantata a Naxos, piantata in asso.

Arianna è una donna coraggiosa ed intelligente che per amore non esita ad abbandonare la propria famiglia e la propria patria. Anzi è disposta ad andare a vivere ad Atene, città nemica di Creta. Eppure cade nel tradimento di Teseo. Questo mito racconta di un susseguirsi di tradimenti, la moglie di Minosse tradisce suo marito con il toro, unione da cui nascerà il Minotauro, Arianna tradisce suo padre e suo fratello, il Minotauro, aiutando Teseo ad ucciderlo, Teseo rincorre il potere e tradisce Arianna, accecata dall’amore, abbandonandola nel suo viaggio di ritorno ad Atene.

La vicenda appena raccontata, così come tutti i miti, si presta a molteplici letture e interpretazioni. Ci piacerebbe focalizzare l’attenzione sul tema del tradimento e della fiducia. Non esiste fiducia senza la possibilità del tradimento. Possiamo essere traditi laddove ci fidiamo davvero, ossia nei rapporti più intimi: fratelli, amanti, mogli, mariti, figli, genitori, non dai nemici, non dagli estranei. Più grandi sono l’amore e la lealtà, il coinvolgimento e l’impegno, più grande è il tradimento. La fiducia ha dentro il seme del tradimento. La fiducia e la possibilità di tradimento fanno la loro comparsa nel mondo nel medesimo istante. Ovunque in una unione esiste fiducia, il rischio del tradimento diventa una possibilità reale.

È l’individuo tradito a dover trovare il modo di risorgere, a dover fare un passo avanti dandosi da sé un’interpretazione dell’accaduto. Questa è potenzialmente un’esperienza di vita creativa, che può offrire spazio al cambiamento e a una nuova progettazione di sé con l’attivazione di nuovi ruoli. Arianna, dopo essere stata abbandonata a Naxos e aver trascorso piangente giorni lunghissimi, si dà la possibilità di una nuova vita. Arianna piange tutte le proprie lacrime. Ogni individuo tradito deve passare attraverso un processo di morte e rinascita per poter ritrovare la propria anima. Al culmine del pianto e della disperazione viene salvata da Dioniso, che la prende in moglie. Il dio le regala un diadema che, tramutato in costellazione, brillerà in eterno nel cielo.